Durante una serie di discussioni riservate, Donald Trump aveva manifestato la volontà di far uscire gli Stati Uniti dalla Nato. Il presidente Usa, rivela il New York Times, era infuriato con gli alleati per la vicenda dei finanziamenti all'Alleanza.
Lo scontro
Secondo le fonti citate dal Times, che nei giorni scorsi ha rivelato che nel 2017 l'Fbi ha avviato un'indagine per stabilire se l'allora appena insediato presidente lavorasse per la Russia, nei giorni del burrascoso vertice della Nato dello scorso luglio, durante i quali Trump ha attaccato duramente gli alleati accusandoli di non rispettare gli impegni presi di finanziamento alla Difesa, il presidente ha detto ai suoi funzionari di non vedere il senso di continuare in un'alleanza militare che si presenta solo come una perdita per gli Stati Uniti.
L'alleanza in bilico?
Secondo la ricostruzione quotidiano newyorchese, l'allora capo del Pentagono Jim Mattis, ora licenziatosi per polemica con la decisione di ritirarsi dalla Siria, e il consigliere per la Sicurezza Nazionale riuscirono ad evitare ogni riferimento al ritiro, mossa che potrebbe ridurre drasticamente l'influenza di Washington e rafforzare Mosca per i prossimi decenni. Ma ora ex ed attuali membri dell'amministrazione temono che, di fronte a nuove polemiche sui finanziamenti alla Nato, Trump possa ritornare su queste minacce. Interpellati dal Times, portavoce della Casa Bianca si sono limitati a fare riferimento alla dichiarazione dello scorso luglio di Trump in cui ha riaffermato l'impegno “molto forte” degli Stati Uniti in seno a un'Alleanza “molto importante“. L'ex comandante in capo delle forze Nato, l'ammiraglio James Stavridis, ha detto che “anche solo parlare dell'idea di lasciare la Nato, tanto più farlo effettivamente, sarebbe il regalo del secolo a Putin”. E sarebbe, ha aggiunto parlando al Times, “un errore geopolitico di dimensioni epiche”.