Con l'occasione del suo esordio al Palazzo di vetro per l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, il neo-eletto presidente colombiano, Ivan Duque, incontrerà quello degli Stati Uniti, Donald Trump, martedì prossimo proprio a New York. Un faccia a faccia privato, il primo fra i due, utile a trattare temi delicati in una sorta di anticipazione di quello che sarà il discorso del presidente della Colombia mercoledì alla sede dell'Onu. Il suo intervento, come riportato da alcuni media colombiani, verterà soprattutto sui temi del narcotraffico (con particolare attenzione all'aumento delle coltivazioni illecite sul territorio), la crisi nel vicino Venezuela e il dialogo instaurato con l'Esercito di liberazione nazionale (Eln), una politica di distensione che, nei giorni scorsi, era in qualche modo stata utile per far liberare alcuni prigionieri civili.
Lotta al narcotraffico
Per quanto riguarda il narcotraffico, l'idea di Duque sarebbe incentrata sull'eradicazione delle colture illecite con glifosato (di cui discuterà assieme all'ambasciatore negli Stati Uniti Francisco Santos, Guillermo Botero, ministro della Difesa e Gloria María Borrero, ministro della giustizia), al fine di assestare un duro colpo al microtraffico capillare, procedendo anche al sequestro della cosiddetta “dose minima”, proposta avanzata già all'indomani della sua entrata in carica. Altrettanto impellente sarà la necessità di creare un fondo multilaterale di assistenza umanitaria per fare fronte all'esodo migratorio venezuelano.
Strategie
La Colombia, nella lotta ai narcos, conta molto sull'alleanza con gli Stati Uniti (che il minivertice di martedì dovrebbe rinsaldare) sancita dal cosiddetto Plan Colombia, un accordo bilaterale stilato nel 1999 ma siglato definitivamente nel 2000 dai presidenti Clinton e Pastrana, il quale prevedeva (fino al 2015) l'eradicazione dei campi illeciti di papavero, marijuana ed altre coltivazioni, attraverso l'irrorazione del glifosato. La sospensione delle operazioni con questo particolare erbicida, dovute a motivazioni ambientali, sarebbero ora contestate dall'amministrazione Trump la quale, secondo i media, sarebbe favorevole a riprendere la lotta ai cartelli narcos attraverso questo tio di interventi, considerati il principale strumento di lotta al microtraffico. Un primo incontro, quello fra Duque e Trump, che si annuncia piuttosto denso, oltre che cruciale per capire quali saranno le future politiche di lotta al mercato della droga.