Nemmeno il tempo di arrivare a Bruxelles per il vertice Nato, che Donald Trump lancia il suo primo affondo. Obiettivo: la Germania.
Affondo
Durante il bilaterale con il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Jens Stolenberg, ha definito Berlino “prigioniera della Russia sull'energia” e ha invitato il governo teutonico a spiegare per quale motivo gli Stati Uniti dovrebbero, allora, “proteggerli dalla Russia”. Ci sono invece Paesi, ha aggiunto, “come la Polonia che invece non accetterebbero il gas russo perché sarebbero prigionieri della Russia”. Per quanto riguarda la difesa, ha sottolineato: “La Germania è un paese ricco” che “potrebbe aumentare (la spesa nella difesa) immediatamente domani e non ha problemi”.
L'Ue
Prima di partire da Washington, Trump aveva ammonito gli alleati europei sul commercio e le spese per la difesa. L'Ue “ha reso impossibile ai nostri agricoltori, lavoratori e società fare affari in Europa (gli Usa hanno un deficit commerciale di 151 miliardi di dollari) e loro vogliono che noi tranquillamente li difendiamo attraverso la Nato, allegramente pagando per questo – ha twittato dal suo profilo -. Semplicemente non funziona”.
L'ostacolo interno
La linea dura che Trump è pronto a far valere durante il vertice non trova, però, pieno sostegno da parte della politica americana. Mentre il presidente era in viaggio in direzione Bruxelles il Senato Usa ha votato il suo sostegno alla Nato. La mozione non vincolante, approvata per omologare la versione della legge sulla politica per la difesa del Senato con quella della Camera, esprime sostegno per l'Alleanza ed invita i negoziatori a confermare l'impegno degli Usa. Il provvedimento è passato con 97 voti a favore e due contrari. Trump, via Twitter, aveva detto che gli alleati dovrebbero rimborsare agli Stati Uniti quello che ha definito “un ingiusto” contributo alla Nato.