È stata trovata la seconda scatola nera del volo A320 della Germanwings, compagnia Low Cost della Lufthansa. Dopo le voci del ritrovamento di un video degli ultimi minuti prima dello schianto, non preso però in considerazione dalla questura, altri dubbi potrebbero essere risolti per poter avere più certezze sulle dinamiche della tragedia. Rimane solo da verificare se la scheda di memoria non è danneggiata al punto di non riuscire ad estrapolare i dati che potrebbero confermare l’attuale versione dei fatti o anche modificarla.
Dalla prima scatola, il voice recorder, è emersa la terribile ipotesi del suicidio del copilota Andreas Lubitz – con le voci del capitano che tentava di rientrare in cabina e il giovane copilota che dirigeva apparentemente in piena coscienza il velivolo verso lo schianto – ma solo i dati del volo potranno restituire la verità tecnica di quel che è realmente accaduto.
Che Lubitz fosse cosciente del suo gesto lo proverebbe – secondo quanto rivelato oggi dalla Procura di Dusseldorf, incaricata della parte tedesca dell’inchiesta.- il contenuto di un tablet ritrovato in casa da cui è emerso che nei giorni precedenti al disastro – dal 16 al 23 marzo – sui motori di ricerca si era “informato sui metodi di come suicidarsi” e sulle “porte del cockpit e le loro misure di sicurezza”.