C’è anche un italiano tra le vittime del disastro ferroviario sulla linea Washington-New York. A renderlo noto è il console generale di Filadelfia, Andrea Canepari. La vittima si chiamava Giuseppe Piras ed era negli stati uniti per lavoro. Dopo una serie di controlli con la polizia locale e con gli ospedali di Filadelfia in cui sono stati ricoverati gli oltre 200 feriti è purtroppo giunta la conferma. L’identificazione – ha spiegato ancora il console – è stata resa possibile grazie a una fotografia della vittima inviata da un amico di famiglia.
Si sono intanto concluse le indagini preliminari, che hanno attribuito la causa del deragliamento all’eccessiva velocità del treno dell’Amtrak: su quel tratto, in presenza di una curva, la velocità era di 160 chilometri orari a fronte degli 80 km/h consentiti.
Imboccata quindi la curva a 106 miglia orarie (oltre 180 km/h) è stato inserito il sistema frenante di emergenza, che avrebbe dovuto ridurre al velocità a 50 miglia (poco più di 80 km/h). ma tutte le sette carrozze del convoglio, più la motrice, sono state sbalzate fuori dai binari a una velocità di 102 miglia (164 km/h). Questa la ricostruzione delle autorità Usa al termine delle indagini preliminari. Si dovrà ancora attendere per ricevere ulteriori dettagli. “E’ una tragedia che ha toccato tutti noi”, ha commentato il presidente americano Barack Obama.