Due ministri del partito filocurdo si sono dimessi dal governo provvisorio che ha l’incarico di guidare la Turchia fino alle elezioni del prossimo 1 novembre. Si tratta del responsabile degli Affari esteri, Ali Haydar Konca, e di quello dello Sviluppo, Muslum Dogan, che avevano accettato di entrare nell’esecutivo guidato da Ahmet Davutoglu. Si trattava del primo governo nella storia turca che includeva anche rappresentati del Partito democratico del popolo.
Davutoglu ha accettato le loro dimissioni e non li rimpiazzerà per il momento. L’emittente Ntv ha riferito che i due ministri, critici con il partito islamo-conservatore Giustizia e Sviluppo (Akp) che esprime presidente e premier, hanno deciso di lasciare il governo in seguito a un dibattito sul terrorismo che ha avuto luogo in una riunione del governo ad Ankara. Le dimissioni vengono mentre l’esercito turco ha in corso un’offensiva contro i militanti del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), la formazione curda armata.
Davutoglu ha formato il governo ad interim quando il presidente Recet Tayyip Erdogan ha convocato nuove elezioni in seguito al voto del 7 giugno che non ha dato un esito univoco, con l’Akp che non è riuscito a raggiungere una maggioranza chiara e a formare una coalizione. Il partito filocurdo Hdp ha allora permesso la formazione di un governo ad interim. I filocurdi sono entrati per la prima volta in parlamento col voto di giugno, nel quale hanno ottenuto il 13 per cento.