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Torna la tensione tra Usa e Nord Corea

Un report di esperti presentato ieri al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite fa rilevare cheĀ la Corea del Nord “non ha messo fine al suo programma missilistico e nucleare”. Il testo punta il dito controĀ Pyongyang per l'”ingente aumento nei trasferimenti illegali di petrolio da nave a nave” e l'accusa di aver “provato a fornire armi leggere e altro equipaggiamento militare attraverso intermediari stranieri”.

Il Segretario di Stato Usa avverte Cina e Russia

Alla diffusione del contenuto di questo rapporto sono seguite poi le dichiarazioni di Mike Pompeo, il Segretario di Stato Usa, che si ĆØ rivolto a Russia eĀ Cina ricordando che Washington non accetterĆ  da parte loro violazioni alle sanzioni internazionali imposte al regime diĀ Kim Jong-un. Il politico italo-americano ha parlato a margine di un forum regionale andato in scena a Singapore ed ha voluto affrontare l'argomento perchĆØ il governo statunitense ĆØ convinto che Mosca abbia violato le sanzioni Onu consentendoĀ la costituzione di joint venture con impreseĀ della Nord Corea.Ā 

La situazione dopo il summit tra Trump e Kim

Le parole di Pompeo non hanno mancato di suscitare la reazione nordcoreana. Proprio oggi, infatti,Ā RiĀ Su-yong, ministro degli Esteri diĀ Kim Jong-un, ha definito “allarmanti” le posizioni americane espresse nel vertice di Singapore. Tornano, dunque, le tensioni sull'asse Washington-Pyongyang dopo il summit tra Trump e Kim Jong-un andato in scena lo scorso giugno e che sembrava segnare l'inizio di una fase dominata dalla distensione nelle relazioni tra i due Paesi. Il dittatore nordcoreano, infatti, aveva preso un impegno a denuclearizzare la Corea del Nord. AĀ seguito dell'incontro di Singapore entrambi i leader avevano parlato di “pace” e “riconciliazione” dopo gli attacchi, anche personali, che si erano scambiati in passato. Nonostante il successo mediatico, il summit non aveva lasciato aperto, perĆ², lo spiraglio alla cancellazione delle sanzioni a Pyongyang per i test missilistici e per il programma nucleare. La volontĆ  di mantenere le sanzioni ĆØ stata ribadita da Washington,Ā quindi, con le parole di Pompeo che ha fatto capire di aspettarsi lo stesso comportamento da Cina e Russia.

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