Si riaccende improvvisamente la tensione in direzione della Corea del Nord. Il governo del Giappone ha infatti riferito di aver captato segnali radio provenienti dalla parte settentrionale della Penisola coreana e definiti “anomali”: segno di una possibile preparazione a un nuovo test missilistico. Al momento, tuttavia, quello ricevuto è l'unico indizio a sostegno di questa tesi: i rilevamenti satellitari, infatti, sembrerebbero aver identificato i movimenti sul territorio del regime come regolari addestramenti militari. L'attenzione, però, resta massima: sono trascorsi ben 45 giorni dall'ultimo test effettutato da Kim, durante i quali da Pyongyang è stato registrato un atteggiamento tutto sommato tranquillo, escludendo l'episodio di sconfinamento che ha visto coinvolti alcuni soldati nordocoreani e un disertore fuggito oltre frontiera.
La situazione
La possibile causa scatenante di un ulteriore lancio balistico, potrebbe eventualmente derivare dalla mossa di Washington che, pochi giorni fa, ha inserito la Corea del Nord nella lista nera degli Stati che sponsorizzano il terrorismo internazionale. Una decisione che non era piaciuta dalle parti di Pyongyang, dove era stata accolta come una provocazione. Ma un eventuale test, a distanza di oltre un mese dall'ultimo (che aveva sorvolato proprio il Giappone), potrebbe significare anche una nuova sperimentazione di un programma missilistico che, nonostante sanzioni e restrizioni, sarebbe proseguito senza sosta. L'intento di Kim, dichiarato quasi un anno fa in occasione del discorso di capodanno, era la creazione di una super-testata in grado di trasportare un ordigno nucleare fino agli Stati Uniti: in mezzo, ripetuti tentativi di lanci a medio e lungo raggio e un paio di inquietanti test atomici, l'ultimo dei quali aveva provacto ben due sismi e, successivamente, il collasso della struttura adibita a ospitare il tentativo, nel Punggye-ri.
Sistema anti-missile alle Hawaii
Almeno per il momento, però, da Kim non giungono particolari segnali di movimento. Il leader nordcoreano, stamane, è stato immortalato dai media di stato durante una visita a un allevamento di pesci gatto, con un atteggiamento che lascerebbe presagire tutt'altro che un test missilistico in prossimità di essere attuato. Intanto, però, le autorità delle Hawaii hanno preso la decisione di rimettere in uso la sirena antimissile, dismessa quasi 30 anni, al termine della Guerra fredda. Alla fine della settimana verrà effettuata un'esercitazione destinata a 400 località dell'arcipelago che, da lì in poi, verrà ripetuto mensilmente.