Paura in Thailandia, dove due bombe sono esplose in un centro commerciale nel distretto di Mueang Pattani causando almeno 56 feriti, uno dei quali sarebbe in gravi condizioni. Secondo quanto riferito dalla versione online del quotidiano thailandese The Nation, in seguito alle due deflagrazioni, si è sviluppato un vasto incendio. I vigili del fuoco sono al lavoro per domare le fiamme.
Le esplosioni
Non è ancora chiaro quale sia la reale dinamica dei fatti, ma in base a quanto riferito dai media una prima bomba è esplosa all’interno della struttura, nel negozio Big C che ha preso fuoco, mentre la seconda deflagrazione sarebbe stata causata da un’autobomba, sembrerebbe un pick up, che era stazionato nel parcheggio di fronte al negozio. Il capitano della polizia provinciale del distretto, Preecha Prachumchai, ha riferito che la prima bomba era piccola e nessuno è rimasto ferito, ma la seconda aveva una potenza maggiore ed ha causato il ferimento di 40 persone che si trovavano nell’area. Le immagini che giungono dal centro commerciale bersaglio dei due attentati, mostrano una lunga colonna di fumo levarsi dal tetto del padiglione, mentre le squadre di soccorso sono impegnate nel soccorrere i feriti e i vigili del fuoco stanno cercando di spegnere l’incendio.
L’attacco
Secondo quanto riferito dalle autorità locali, l’attacco è attribuito ai separatisti musulmani che sono in azione nella zona. Pattani, si trova nel sud della Thailandia, zona prevalentemente buddista. La città, dove sono presenti diversi gruppi di separatisti islamici, era stato teatro di un altro attentato nell’agosto del 2016. In base a quanto riferito dal gruppo di monitoraggio indipendente Deep South Watch a colpire la città sarebbero stati gli stessi gruppi di separatisti che nel corso di un decennio – tra le province di Yala, Pattani e Narathiwat – hanno causato la morte di oltre 6.500 persone.