Gli Stati Uniti, oggi, sono un Paese più sicuro. Ad affermarlo è John Brennan, capo della Cia – l’agenzia di spionaggio civile del governo federale degli Stati Uniti d’America – nel giorno in cui la nazione ha commemorato le vittime dell’attentato dell’11 settembre 2001. “Abbiamo imparato molto – ha dichiarato Brennan in una lunga intervista all’emittente televisiva statunitense Cbs -, per questo ritengo che sarà sempre più difficile per i gruppi terroristici ripetere altri attacchi simili a quello dell’11 settembre”.
Nel corso dell’intervista il capo della Cia ha parlato molto del sedicente Stato Islamico, soffermandosi sull’importanza che in questi anni ha avuto la strategia militare e diplomatica americana: la riconquista di territori strategici e, soprattutto, gli sforzi per evitare il diffondersi del Califfato nelle regioni dell’Africa occidentale e in Asia. “Le loro storie sono state smentite e le loro affermazioni di vittorie sono state smascherate. Per questo penso che sempre meno persone vogliano far parte dell’Isis”, ha precisato il capo dell’intelligence Usa.
Per quanto riguarda il programma dei droni militari, che negli Stati Uniti è da mesi oggetto di un acceso dibattito, Brennan non ha dubbi: “si tratta di un potente strumento per agire tempestivamente contro i terroristi quando ce ne è bisogno”. Secondo il capo della Cia, il programma non è stato compreso fino in fondo e “c’è molta confusione riguardo il loro uso”.
A fine intervista, Brennan ha commentato il ruolo della Russia come partner strategico contro l’Isis: ” la Russia è un formidabile avversario in molti campi, ma ce ne sono alcuni per i quali la cooperazione con Mosca è fondamentale, specialmente per quanto riguarda la Siria”.