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Terrore a Stoccolma, camion contro la folla: 3 morti. Caccia al killer

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Il camion lanciato a tutta velocità sulla folla a Drottninggaten (Via della Regina), nel centro di Stoccolma, è “un attacco terroristico“. Lo ha detto il premier scandinavo Stefan Löfven. L’autista dell’autocarro che ha investito i passanti è in fuga. Il sospetto ricercato indossa una giacca verde e una felpa grigia. Il premier svedese aveva inizialmente parlato dell’arresto di una persona, ma la polizia svedese ha smentito la notizia.

Dinamica

Il tir – rubato alla compagnia “Spendrups” durante un giro di consegne nei ristoranti – ha travolto all’improvviso la folla che stava attraversando la centralissima strada di Stoccolma. I morti, stando alla polizia, sarebbero almeno 3 e 8 i feriti, mentre alcuni siti d’informazione parlano di 5 vittime. Il mezzo di trasporto ha concluso la sua folle corsa nel centro commerciale di Ahlens. Dopo l’impatto almeno tre uomini sarebbero scesi dal camion e sarebbero stati esplosi alcuni colpi di pistola. “Ho visto centinaia di persone mettersi a correre per salvarsi la vita. Mi sono girata ed ho cominciato a correre anche io” ha detto una testimone al quotidiano Aftonbladet. Un altro testimone ha riferito: “Stavo camminando verso la strada principale quando un grande camion è spuntato dal nulla. Non sono riuscito a vedere se ci fosse qualcuno alla guida o fosse fuori controllo, ma ho visto che almeno due persone sono state schiacciate. E mi sono messo a correre più forte che potevo”.

Cordoglio

Immediati sono giunti messaggi di solidarietà al popolo svedese dalla comunità internazionale. Il ministro italiano degli Esteri, Angelino Alfano, ha espresso la sua “più ferma condanna e il cordoglio e la vicinanza dell’Italia allo Stato e al popolo svedese per il terribile attentato avvenuto poche ore fa a Stoccolma. Alle famiglie delle vittime calorosa solidarietà e a tutti feriti il nostro augurio di pronta guarigione. Dopo gli attacchi compiuti nelle ultime settimane a Londra e a San Pietroburgo, si tratta di un ennesimo, drammatico attacco alle nostre città, al nostro modo di vivere e ai nostri valori più profondi”. Jean Claude Juncker, presidente della Commissione europea, ha ricordato che “l’attacco a uno dei Paesi membri è un attacco a tutti noi. Una delle nostre città più colorate e vibranti sembra essere stata colpita da quelli che le vogliono male e che vogliono male al nostro modo di vivere. Siamo solidali, fianco a fianco, col popolo e le autorità svedesi possono contare sul sostegno della Commissione europea in qualsiasi modo ci sia possibile”. In un telegramma di condoglianze al re Carlo XVI Gustavo di Svezia, il presidente russo, Vladimir Putin, ha scritto: “Le persone nel nostro Paese conoscono in modo diretto le atrocità del terrorismo internazionale. In questo momento difficile, i russi sono in lutto assieme al popolo svedese”.

Il precedente

La zona in cui il camion ha falciato la folla è la stessa che l’11 dicembre 2010 è stata teatro di un duplice attentato con autobomba, in quello che all’epoca era il primo attacco suicida nei Paesi scandinavi. Quel giorno due veicoli esplosero, di cui il primo alle 16.48 all’incrocio tra Olof Palme Street e Drottninggatan, il secondo alle 17.00 all’incrocio tra la stessa Drottninggatan e Bryggargatan. Le auto erano state caricate con sei bombole di gas liquefatto, di cui solo una esplose provocando solo feriti ma la polizia valutò che se gli ordigni avessero funzionato pienamente l’effetto sarebbe stato simile alla strage compiuto dalla bomba posta al traguardo della maratona di Boston. Nei pressi di una delle due vetture venne trovato il corpo di un kamikaze, successivamente identificato come Taimour Abdulwahab al-Abdaly, un cittadino svedese nato in Iraq.

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