Tensioni a Gerusalemme e in Cisgiordania, dove sono scoppiati scontri tra palestinesi e forze di sicurezza israeliane. Nella Città Santa A Gerusalemme ci sono stati sporadici lanci di pietre da parte palestinese e di lacrimogeni e proiettili di gomma da parte della polizia intorno al Monte degli Ulivi e nei quartieri di al Tur e Rass al Amud e presso il campo di rifugiati di Shuafat.
Ma la Città vecchia e la Spianata, che erano state poste sotto alta sorveglianza dopo tre giorni di violenze a inizio settimana sono rimaste calme. Circa 3.000 poliziotti vi erano stati schierati per evitare l’esplosione sempre temuta su un luogo così sensibile. In Cisgiordania, per contro, gli scontri sono stati più intensi per un venerdì. A Kafr Kaddum, vicino a Nablus, tre palestinesi sono stati feriti da proiettili israeliani alle braccia o alle gambe, secondo la Mezzaluna rossa locale. Dei giovani hanno lanciato oggetti contro le forze di sicurezza poste a guardia della prigione israeliana di Ofer, del check-point di Qalandiya, e del campo profughi di Jalazun. Scontri sono stati registrati anche a Hebron.