Atene città blindata: da venerdì a domenica, in un clima carico di tensione politica, la Capitale greca verrà letteralmente “assediata” dai militari, per proteggere la visita del primo ministro turco Ahmet Davutoglu, accompagnato da 10 esponenti del suo governo, per partecipare al terzo Consiglio superiore di collaborazione tra la Grecia e la Turchia.
Il premier greco è arrivato ieri sera, ma non si sa ancora nulla di ufficiale sugli spostamenti che effettuerà nei prossimi giorni: sicuramente incontrerà il presidente della Repubblica Karolos Papoulias e il suo omologo, Antonis Samaras. All’incontro dovrebbero essere presenti anche i ministri degli Esteri dei due Paesi, il greco Evanghelos Venizelos ed il turco Mevlut Cavusoglu.
In serata Samaras e Davutoglu dovrebbero aprire i lavori del Forum Imprenditoriale Grecia-Turchia al quale seguirà un pranzo cui parteciperanno le delegazioni dei due Paesi. La visita di Davutoglu in Grecia, la sua prima da premier, assume una particolare importanza per i rapporti tra i due Paesi in quanto si tiene sullo sfondo della presenza della nave per ricerche petrolifere turca Barbaros, nella zona economica esclusiva della Repubblica di Cipro.
Osservatori politici greci ritengono che la visita servirà ad allentare le tensioni nei rapporti tra i due Paesi e nel Mediterraneo orientale: in realtà, la situazione nella Capitale greca è particolarmente delicata. La comunità studentesca, infatti, è in stato di agitazione da giorni, in vista dell’anniversario della morte di Alexis Grigoropoulos, lo studente di 15 anni ucciso il 6 dicembre del 2008 a Exarchia, il quartiere anarchico di Atene, dal poliziotto Epaminondas Korkoneas. Sono molte le manifestazioni previste in diverse città della Grecia per commemorare la morte del manifestante: anche per questo la sicurezza, nelle strade della Capitale, è stata rafforzata.