Prosegue il dialogo tra greci e Brussels group, ma sembra che ancora non si riesca a trovare un accordo, perché a detta del portavoce della Commissione Ue “serve ancora del lavoro aggiuntivo della missione ad Atene. Infatti sembra che i greci non abbiano inviato un documento propriamente detto ai partners, ma piuttosto hanno fatto circolare le loro proposte su “pezzi di carta”, che messi insieme coprivano più o meno tutti i parametri richiesti. “Non c’era nessuna lista, questa arriverà solo alla fine dei trattati – spiegano le fonti europee – si trattava piuttosto di pezzi di carta che sono circolati e che coprivano tutti i parametri richiesti”, ma non le esigenze su “attuazione e impatto” delle riforme.
Critica Berlino, con il portavoce del ministro delle Finanze, Martin Jaeger che dichiara di “stare aspettando” che la Grecia compili la lista delle proposte di riforma che “valga la pena discutere”. Aggiunge infine che ancora una volta “la palla rimane in mano alla Grecia”. Intanto il ministro delle Finanze greco, Varoufakis, chiede una tregua nelle ostilità tra Berlino e Atene, sottolineando che “gli unici a trarre benefici da questo gioco tossico di scambi di accusa sono i nemici d’Europa”.
Comunque neanche gli altri creditori sono soddisfatti dalle proposte di Atene, sulla prima pagina del Wall Street Journal, che cita funzionari dell’Eurozona, si legge: “Le proposte sono frammentarie, vaghe e i colleghi greci non sono stati in grado di spiegare tecnicamente cosa comportassero alcune di queste”. Quindi “speriamo che la prossima settimana presentino qualcosa di più competente”. Anche funzionari ellenici hanno riconosciuto che un accordo con le istituzioni è ormai improbabile nel corso di questa settimana, ma si spera di trovare qualche soluzione entro il 9 aprile.