Sabato sera di sangue a Kabul, dove una cellula terroristica ha assaltato l'hotel Intercontinental, già obiettivo in passato di altri attentati. Secondo le prime ricostruzioni, un kamikaze si è fatto esplodere all'entrata della struttura, consentendo così ad almeno 4 uomini armati di entrare nell'edificio e iniziare a sparare sui presenti e a prendere degli ostaggi. Diverse le vittime. Nessun italiano risulta essere alloggiato o direttamente o indirettamente coinvolti.
L'attacco
L'attacco, è iniziato attorno alle ore 21:00 locali: un commando armanto formato da quattro uomini è entrato nelle cucine dell'albergo sparando all'impazzata sui dipendenti e i clienti, spostandosi poi nei vari piani dell'edificio mentre le persone, terrorizzate, cercavano riparo nelle stanze piombate improvvisamente nel buio a causa di un black out. Infatti, gli assalitori hanno tagliato i cavi dell'energia elettrica. Poi è divampato un incendio che ha avvolto i piani alti dell'edificio: le fiamme, secondo fonti ufficiali afghane, sono state appiccate in una cucina del quarto piano. Immediato l'intervento delle forze speciali (l'albergo era sotto stretta sorveglianza dal 2011). “Chiedo alle forze di sicurezza di aiutarci il prima possibile, prima che ci raggiungano e ci uccidano“, è stato l'appello disperato lanciato da un ospite dell'Intercontinental, probabilmente via cellulare, e ripreso dai media internazionali.Come hanno riportato diversi media locali, un uomo che è riuscito a fuggire ha affermato che gli attaccanti hanno lanciato alcuni ospiti dalle finestre al grido di “Allah u Akbar”.
Ostaggi al secondo piano
Gli agenti del National Directorate of Security afghano hanno riferito che i terroristi e gli ostaggi si sono trincerati al secondo piano. Un ospite dell'albergo ha raccontato di “sentire il crepitare delle mitragliatrici”. Altri hanno riferito di essersi chiusi nelle stanze e con i telefonini hanno chiesto alle forze di sicurezza di andarli a salvare. Una persona residente nei pressi dell'hotel Intercontinental di Kabul riferisce di aver udito una “forte esplosione” proveniente dall'hotel. Le forze speciali afghane hanno ucciso gli assalitori che hanno attaccato l'Intercontinental; ad annunciarlo è il portavoce del ministero dell'Interno Nasrat Rahimi secondo il quale è stato messo in sicurezza il primo piano dell'edificio. I piani superiori dell'edificio sono invece rimasti in mano agli assalitori fino alle 6 del mattino (ora locale) quando un blit delle forze speciali ha messo fine all'attacco, uccidendo tutti gli assalitori.
La rivendicazione
Dopo una notte di paura, il bilancio è di 6 morti e 5 i feriti. Al termine di alcune ore di intensi combattimenti, il portavoce del ministero dell'Interno afgano ha comunicato che l'attacco è finito e tre assalitori sono stati uccisi. Sarebbero state tratte in salvo 126 persone, fra cui 41 stranieri. I talebani afghani hanno rivendicato l'attacco sostenendo che esso ha provocato “decine di vittime fra nemici stranieri e loro mercenari”. In un tweet postato in lingua inglese il portavoce Zabihullah Mujahid ha precisato che l'operazione è stata condotta da 5 mujaheddin e che nell'albergo era in corso un incontro fra responsabili militari stranieri e personalità del governo afghano.
L'albergo
L'Intercontinental è un albergo 5 stelle situato nella zona ovest di Kabul ed è stato il primo hotel di lusso su stile occidentale costruito nella capitale afghana nel 1969. Ha 200 stanze ed ospita molti stranieri. Il 28 giugno 2011 l'attacco più sanguinoso ad opera di talebani: fattisi strada con kamikaze, almeno 9 uomini armati penetrarono nell'albergo aprendo il fuoco e prendendo ostaggi. Al termine di un assedio durato 5 ore, causarono la morte di 12 persone.