Mark Zuckerberg ha accettato l'invito dell'Europarlamento di Straburgo a “chiarire le questioni legate all'uso dei dati personali” e interverrà “quanto prima, possibilmente già la settimana prossima”. Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.
L'invito
La Conferenza dei Presidenti, ha sottolineato, “ha concordato che Mark Zuckerberg debba venire a chiarire le questioni legate all'uso dei dati personali in un incontro con i rappresentanti del Parlamento europeo. Il fondatore e Ceo di Facebook ha accettato il nostro invito e sarà a Bruxelles quanto prima, possibilmente già la settimana prossima per incontrare i Presidenti dei gruppi politici del Parlamento e il Presidente e il Relatore della Commissione per le Libertà civili, giustizia e affari interni (Libe)”.
Fare chiarezza
Tajani ha spiegato che i cittadini europei “meritano una completa e dettagliata spiegazione. Apprezzo che Mark Zuckerberg abbia deciso di presentarsi di persona davanti ai rappresentanti di 500 milioni di europei. E' un passo nella giusta direzione per ristabilire la fiducia. Inoltre, la Conferenza dei Presidenti ha deciso di organizzare, nelle prossime settimane, un'audizione con le parti interessate. Questa audizione offrirà ai membri della Commissione per le Libertà Civili, la Giustizia e gli Affari Interni, e delle altre Commissioni competenti, l'opportunità di effettuare un'analisi approfondita degli aspetti relativi alla protezione dei dati personali. L'accento sarà messo, in particolare, sul potenziale impatto su alcuni processi elettorali in Europa”.
Rispetto delle regole
La priorità del Parlamento, ha concluso, “è garantire il corretto funzionamento del mercato digitale, con un'elevata protezione dei dati personali, regole efficaci sui diritti d'autore e la tutela dei diritti dei consumatori. I giganti del web devono essere responsabili per i contenuti che pubblicano, incluse le notizie palesemente false e i contenuti illeciti. La liberta' deve sempre essere accompagnata dalla responsabilità”.