Quaranta miliardi del prossimo bilancio dell'Unione europea potrebbero essere stanziati per l'Africa. Lo ha annunciato il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani, nel corso di una conferenza stampa che ha seguito il suo intervento al Parlamento tunisino del Bardo. Anche Tunisi, ha aggiunto, trarrà profitto da questo maxi finanziamento.
E' necessario creare sviluppo per combattere le migrazioni clandestine verso l'Europa, il terrorismo e la disoccupazione, ha affermato Tajani. “Ci vogliono 40 miliardi di euro per generare un effetto leva di 400 miliardi di euro”, ha spiegato, precisando che i 3,7 miliardi attuali in bilancio non bastano. Secondo il presidente dell'Europarlamento gli investimenti produttivi in Africa sono la chiave per lottare contro l'emigrazione clandestina oltre al rafforzamento del controllo delle frontiere. “Non è con le parole che si convincono i migranti a rimanere a casa loro, bisogna dare loro la possibilità di avere una vita decente“, ha concluso.
Da gennaio Tajani siede sullo scranno più alto del Parlamento europeo, un mandato che intende portare a termine. La tentazione di un ritorno nell'agone politico italiano, magari come leader del centrodestra, al momento non lo solletica. “Non mi candido – ha detto a Radio Capital – lo posso riconfermare, l'ho fatto più volte, rimarrò fare il presidente dell'Europarlamento”. Durante la sua visita in Tunisia Tajani ha deposto un fiore sulla tomba di Bettino Craxi ad Hammamet, gesto che ha provocato numerose polemiche. “Ho ritenuto giusto andare a posare un fiore sulla tomba di un protagonista della politica italiana che ha pagato un prezzo altissimo per colpe anche non sue” ha spiegato. “Non vedo perché tanto stupore, il ministro degli Esteri del governo sostenuto dal partito democratico é andato a posare un fiore sulla sua tomba e se ricordo bene anche D'Alema offrì i funerali di Stato quando morì Craxi . Quindi non vedo perché fare polemica quando si va a posare un fiore sulla tomba di un primo ministro italiano”. Craxi, ha aggiunto, è stato un “presidente del consiglio italiano che ha dato all'Italia un ruolo in Europa e nel mondo. Era un europeista e mi sembra giusto andare a posare un fiore sulla sua tomba”.