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Tacciono le armi in Mozambico. Firmato l’accordo di pace

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Il Mozambico sogna la pace in vista delle prossime elezioni. Il parlamento dello stato africano ha infatti ratificato l’accordo per un cessate il fuoco di due anni con il partito di opposizione armata Renamo, proprio in occasione del voto del 15 ottobre. L’ok all’intesa per la tregua è stata confermata dai leader delle fazioni: il presidente Armando Guebeza, per il governo, Alfonso Dhlakama, per i ribelli. Nell’ambito del patto è previsto l’inglobamento delle poche centinaia di miliziani del Renamo all’interno delle forze di polizia di stato, cui dovranno consegnare le proprie armi.

Non è stata, tuttavia, tracciata alcuna road map per il processo di disarmo, che dovrebbe svolgersi sotto l’attento sguardo di osservatori militari stranieri. Tra questi ci sarebbero esperti di Botswana, Zimbabwe, Sudafrica, Kenia, Capo Verde, Portogallo, Italia, Gran Bretagna e Usa. Il team avrà la sua base a Maputo (la capitale del Mozambico) e sarà diretta da un generale del Botswana. Dovrebbe iniziare i propri lavori a partire dal prossimo martedì.

A ottobre si fronteggeranno proprio il leader di Renamo, Dhlakama, e Felipe Nyasa, candidato del partito Frelimo, lo stesso del presidente Guebeza. La guerra civile scatenata dai ribelli si protraeva da 16 anni. Gli uomini di Dhlakama accusavano il governo di averli esclusi dal potere politico ed economico. Con 51 seggi su 250 sono il più forte schieramento di opposizione in parlamento.

Luca La Mantia: