Svolta rosa in Giappone, dove per la prima volta nella storia, il Partito democratico, attualmente all’opposizione sarà guidato da una donna. La 48enne Rehno Murata – in passato ha ricoperto il ruolo di ministro delle riforme amministrative – ha battuto l’ex ministro degli esteri Seiji Maehara e il parlamentare Yuichiro Tamaki, aggiudicandosi più del doppio dei voti dei suoi sfidanti.
“Quello di cui abbiamo bisogno – ha dichiarato la nuova leader del partito Democratico – è contrastare in modo costruttivo la coalizione di governo, senza eccessive critiche, ma con l’abilità di presentare proposte di legge coraggiose”. Rheno è stata votata da 147 parlamentari del Partito Democratico e 118 delegati, ai quali si è aggiunto il voto di 1.500 assemblee regionali e oltre 235.200 iscritti a livello nazionale.
Durante le due settimane di campagna elettorale Rheno è stata al centro di molte polemiche a causa della sua doppia cittadinanza: il padre è taiwanese e la madre giapponese. Nonostante la legge del suo Paese non le consenta di avere il doppio passaporto, Rheno ha conservato entrambe le nazionalità. Secondo la leader del partito democratico si è trattato semplicemente di una dimenticanza che verrà presto risolta.
La nomina di Rheno rappresenta un nuovo segnale di come il Giappone stia cambiando e di come cerchi di dare più spazio alle donne, cercando di allinearsi alla media delle altre nazioni occidentali in termini di rappresentanza “rosa” ai vertici delle istituzioni. Prima di Rheno, altre due donne sono state elette per ricoprire ruoli chiave: Yuriko Koike, nominata governatrice di Tokyo, e Tomomi Inada, nuova ministra della difesa.