Il conservatore Sebastian Pinera torna presidente del Cile. Sconfitto il candidato di centrosinistra Alejandro Guillier, che ha chiamato l'avversario per congratularsi quando lo spoglio dei voti del ballottaggio non era ancora terminato.
Svolta a destra
In attesa dei risultati definitivi, al 90% dello scrutinio, Pinera era saldamente in testa con oltre il 54% dei voti, e nel quartier generale dell'ex presidente è scoppiata la festa. Solo dieci anni fa, Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Cuba, Ecuador, Honduras, Nicaragua, Uruguay e Venezuela erano tutti governati dal centrosinistra. Poi le svolte elettorali in Argentina, Brasile e Paraguay, con la “rivoluzione bolivariana” in Venezuela duramente sotto pressione e bollata dalla comunità internazionale sul baratro di una dittatura.
Il primo turno
Pinera, un ricco uomo d'affari, aveva vinto il primo turno con un risultato al di sotto delle aspettative ma con largo margine rispetto agli avversari, ben 8. Gli osservatori ritenevano che il ballottaggio non sarebbe stato una passeggiata, anzi un serrato testa e testa, parlando addirittura di “esito tra i più incerti del secolo“.
Campagna elettorale
Nel corso della campagna elettorale Pinera ha promesso che avrebbe messo mano alle riforme del presidente uscente, la socialista Michelle Bachelet, finita nel 2015 in uno scandalo che ha coinvolto la nuora. Guillier, senatore ed ex giornalista, aveva il sostegno di sei partiti, e lo scorso aprile aveva vinto le primarie socialiste battendo l'ex presidente Ricardo Lagos. Al primo turno aveva ottenuto il 22,7% e aveva la strada un po' più in salita, perché contro di lui giocavano i dati dell'economia in ristagno negli ultimi quattro anni di presidenza Bachelet.