Violenze xenofobe stanno attraversando il Sudafrica : per far fronte a questo le autorità hanno deciso di dispiegare l’esercito in alcune aree di Johannesburg, ma si stanno estendendo anche a Durban, dove nei giorni scorsi almeno sei persone sono state uccise. Negli ultimi giorni, comunque, sono state arrestate oltre 300 persone, e gli scontri hanno fatto registrare un tragico bilancio di vittime che è salito circa a 80. “Abbiamo deciso di farvi ricorso come ultima risorsa – dichiara il ministro della Difesa, Nosiviwe Mapisa-Nqakula – l’esercito avrà una funzione deterrente contro i criminali”. Inoltre, il governo ci tiene a sottolineare che condanna “la mutilazione e l’uccisione dei nostri fratelli e sorelle provenienti da altre parti del continente.
Nelle ultime due settimane a Durban sono stati presi di mira negozi e case di proprietà di somali, etiopi, malawiani e altri immigrati, tanto da costringere intere famiglie a fuggire per cercare riparo in campi protetti da guardie armate. Anche la capitale economica sudafricana, Johannesburg, ha registrato atti di violenza contro attività commerciali possedute da stranieri. Nella township di Alexandra la tensione tra locali e immigrati è fuori controllo, anche perché sono ben 400.000 le persone costrette a vivere in 7,6 chilometri quadrati
I primi casi di violenza xenofoba erano stati registrati all’inizio dell’anno a Soweto, nei pressi di Johannesburg, a fronte della crescente frustrazione per la mancanza di opportunità per molti neri nati dopo il 1994, ovvero dopo la fine dell’apartheid.