Abdulkadir Masharipov, autore della strage di Capodanno a Istanbul, in un primo momento voleva colpire a piazza Taksim ma ha deciso di cambiare obiettivo per le rigide misure di sicurezza presenti. È quanto emerso dall’interrogatorio dell’attentatore arrestato, secondo i media turchi. L’uzbeko, che ha confessato di aver commesso la strage, avrebbe dichiarato di aver ricevuto il via libera direttamente da Raqqa, la “capitale” dell’Isis in Siria, dopo aver proposto la discoteca sul Bosforo come obiettivo alternativo alla centralissima Taksim.
Nel frattempo, nuovi dettagli emergono dall’indagine sui presunti fiancheggiatori del killer. L’iracheno che lo ha ospitato nel covo di Esenyurt, alla periferia europea di Istanbul, dove è stato compiuto il blitz che ha portato al suo arresto, è stato identificato come Ali Jameel Mohammed, che aveva affittato l’abitazione 6 mesi fa, secondo quanto scrive Hurriyet. Le altre tre donne di origine africana trovate nella casa avrebbero invece avuto il compito di tenere i contatti con l’esterno senza destare sospetti. Complessivamente, le cellule del Daesh scovate a Istanbul durante la caccia all’uomo sarebbero venti.
Per i servizi di intelligence turchi, l’arresto di Masharipov è una riscossa dopo giorni di fuoco incrociato per i blitz andati a vuoto e le clamorose falle nell’indagine. Alla prova dei fatti, ha retto anche la pista della cellula asiatica dell’Isis, privilegiata sin dalle prime ore. Ma la Turchia, che dopo Istanbul ha già subito un’altra serie di attacchi letali, attribuiti ai ribelli curdi, resta sempre nel mirino dei jihadisti. Nelle ore in cui Masharipov veniva arrestato, il sedicente Stato islamico ha diffuso un nuovo video di minaccia: di spalle, si vede un suo presunto militante in nero che passeggia tra i siti turistici più famosi di Istanbul. Proprio come il killer del “Reina”, prima di compiere la sua strage.
Al momento del blitz con il terrorista non c’era il figlioletto di 4 anni, come inizialmente riportato dai media locali. Dopo il fermo nei giorni scorsi della moglie con l’altra figlia di 1 anno, il bimbo è stato preso separatamente sotto la protezione delle autorità.