Si ĆØ concluso oggi il processo ai quattro americani dellāazienda di sicurezza privata Blackwater: tre condanne a trentāanni e un ergastolo. Gli uomini sono responsabili della strage di 14 iracheni e del ferimenti di altri 17 a Baghdad, in uno dei piĆ¹ gravi episodi che hanno caratterizzato il vastissimo uso di contractor stranieri per garantire la sicurezza di attivitĆ private, ma anche di missioni diplomatiche, durante la guerra in Iraq.
Paul Slough,Ā Evan LibertyĀ eĀ Dustin HeardĀ passeranno i prossimi 30 anni dietro le sbarre, mentreĀ Nicholas SlattenĀ ci passerĆ il resto della sua vita, perchĆ© fu lui a sparare per primo. Il processo, con accuse che vanno dall’omicidio all’omicidio colposo, fino a reati relativi alle armi da fuoco, era iniziato a giugno dell’anno scorso, quasi sette anni dopo i fatti.
Nonostante il giudice Royce Lamberth ha riconosciuto che gli uomini furono presi dal panico, ha deciso di condannarli al minimo di pena possibile per i reati di cui sono stati giudicati colpevoli, e ha inoltre respinto gli appelli alla clemenza della difesa, sia le richieste dellāaccusa di infliggere loro una condanna particolarmente severa.
Il 16 settembre 2007 i quattro erano di scorta a un diplomatico americano e aprirono il fuoco con armi automatiche e lancia grane ā ritenendo di essere sotto attacco ā in piazza Nisur, nel centro di Baghdad, facendo una carneficina. Secondo la difesa, poco prima della sparatoria c’era stata una detonazione a breve distanza dal luogo dove si trovavano i contractor della Blackwater, che ritennero quindi di essere caduti in un’imboscata e affermarono di essere stati presi di mira dal tiro incrociato degli insorti. Difficilmente la sentenza di oggi metterĆ la parola fine alla battaglia legale, poichĆ© gli avvocati della difesa hanno fatto sapere di avere numerosi elementi per presentare appello.