Trascorso quasi un anno dalla strage del Mandalay Bay, a Las Vegas, la domanda ĆØ ancora la stessa di allora: perchĆ©? Cosa abbia spinto Stephen Paddock, l'autore del massacro, a imbracciare un fucile e ad aprire il fuoco sulla folla resta tuttora un mistero. Non lo hanno capito gli inquirenti nel corso della lunga indagine condotta su quella sera dell'1 ottobre del 2017 e, probabilmente, non lo capirĆ mai nessuno. Paddock prenotĆ² una camera del Mandalay, vi si recĆ² nella notte del megaconcerto country organizzato proprio ai piedi del mastodontico hotel e, dopo aver rotto un vetro della sua stanza, iniziĆ² a prendere di mira il pubblico con un fucile di precisione. Cinquantotto persone restarono uccise, vittime della follia di un singolo individuo, capace di entrare in uno degli alberghi piĆ¹ famosi di Las Vegas con un borsone pieno di armi, di uccidere e di tenere in scacco la polizia per ore, prima che riuscisse a far breccia nella camera quando Paddock si era giĆ suicidato.
L'indagine
Negli ultimi 10 mesi, gli inquirenti hanno tentato di capire se dietro l'azione di Paddock si nascondesse qualcos'altro che andasse oltre la semplice follia omicida di un uomo comune. Settimane su settimane di indagine, ricerche, interrogatori, il tutto senza arrivare a nulla, restando con lo stesso interrogativo retorico con il quale l'investigazione era cominciata, quando i corpi dei 58 innocenti del Mandalay erano ancora riversi sull'asfalto secco della piazza, osservati dagli uomini delle Forze dell'ordine, anche loroĀ increduli spettatori di tanto orrore. Quella strage Paddock la organizzĆ² da solo, la compƬ da solo e per proprio conto: non ci sarĆ nessun altro accusato di essere connesso alla strage, come dichiarato dallo sceriffo della contea di Clark, Joe Lombardo. Nessuno lo aiutĆ², nessuno si rese complice della peggiore strage con armi da fuoco della storia degli Stati Uniti d'America. E, conferma la Polizia, non ci sarebbe nessun legame con il terrorismo, anche se la compagnia che gestisce l'hotel ha tentato di convincere i magistrati a qualificare la strage come tale, cosƬ da confermare la non responsabilitĆ della societĆ nell'azione di Paddock eĀ risolvere il contenzioso in corso con le famiglie delle vittime.
Il materiale dell'inchiesta
Nel frattempo, in quasi un anno d'inchiesta di passi ne sono stati compiuti: le Forze dell'ordine hanno acquisito innumerevoli immagini delle videocamere di sorveglianza, ricostruito l'arrivo di Paddock e l'utilizzo da parte sua di esplosivi al trentaduesimo piano, dove si era barricato, per impedire l'ingresso della Polizia. Di tutto questo materiale, fra rapporti e file audio, la Polizia ha reso pubblici tredici dossier, concerneti gli ultimi tre mesi d'indagine. Quelli decisivi per appurare che quella strage insensata il killer la studiĆ² da solo. E da sĆ© la compƬ, gettando nel terrore le migliaia di partecipanti al concerto country di quella notte e l'America intera di fronte a due dilemmi: perchĆ© ci sia riuscito e perchĆ© lo abbia fatto.