L’Alta corte del Popolo della provincia cinese dello Yunnan ha confermato oggi la condanna a morte per i tre imputati per la strage di Kunming del marzo scorso. Il tribunale ha respinto la richiesta di appello avanzata da di Hasayn Muhammad, uno dei quattro imputati, confermando la sentenza di primo grado pronunciata il mese scorso. Stessa sorte per Iskandar Ehet e Turgun Tohtunyaz, mentre Patigul Tohti è stato condannato all’ergastolo.
Si tratta dei quattro superstiti del commando che il primo marzo scorso ha colpito a morte 29 persone nella stazione del capoluogo provinciale ferendone altre 143. Nel successivo scontro a fuoco con le forze dell’ordine hanno perso la vita altri quattro terroristi. Secondo le autorità, la matrice della strage va ricercata nelle istanze separatiste dell’etnia Uighura che vive nella regione autonoma dello Xinjiang.
La sentenza fa seguito alla campagna anti-terrorismo promossa dal maggio scorso dalle autorità delle regione autonoma, un’iniziativa che in pochi mesi ha portato a centinaia di arresti con l’accusa di diffusione di materiale inneggiante al terrorismo o all’estremismo religioso di stampo jihadista.
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