Un camion bomba si è fatto esplodere nel mercato centrale di Baghdad provocando la morte di 76 persone e oltre 200 feriti. Lo rendono noto fonti locali irachene secondo le quali il mezzo sarebbe saltato in aria nei pressi dell’affollato quartiere Sadr City. Poco dopo la deflagrazione molte persone si sono riunite nella zona dell’attentato chiedendo al premier di impegnare un maggior numero di soldati ai checkpoint cittadini per evitare ulteriori assalti.
L’attacco arriva in una fase delicata del Paese durante la quale il ministro Haider al-Abadi, ha varato nei giorni scorsi un piano di riforme anti-corruzione che non tutti hanno accolto con piacere. Inoltre in Iraq è ancora forte la presenza delle milizie jihadiste che spesso colpiscono con l’obiettivo di mandare un messaggio al governo in mano agli sciiti, considerati dei veri e propri eretici.
E’ dal giugno del 2014 che gli uomini di al-Baghdadi hanno conquistato diverse zone del Paese, ed è ormai da circa un anno che l’esercito regolare è impegnato nella lotta al terrorismo per respingere i combattenti dell’Isis attraverso il supporto della coalizione a guida statunitense. E’ proprio per la radicale presa di posizione delle autorità irachene contro i gruppi di estremisti islamici che in Iraq si sono intensificati gli attentati, di cui quest’ultimo è uno dei più violenti.