Storica stretta di mano tra il presidente americano Barack Obama e quello cubano Raul Castro. E’ avvenuta all’apertura del Summit delle Americhe in svolgimento a Panama City. Il gesto, sebbene sia simbolico, conferma il “cammino di disgelo” tra i due Stati che hanno interrotto le relazioni dal 1961. Obama e Castro, inoltre, dovrebbero avere un colloquio diretto in giornata. “La presenza qui, oggi, del presidente cubano Raul Castro incarna un desiderio espresso da molti nella regione”, ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon.
Il vertice è stato aperto dai discorsi di benvenuto del presidente di Panama, Juan Carlos Varela, del segretario generale dell’Organizzazione degli Stati americani (Oea), José Miguel Insulza, e da un messaggio di Papa Francesco. La Casa Bianca ha spiegato che un colloquio telefonico tra i leader è avvenuto già “mercoledì, prima che il presidente Obama partisse da Washington”. In precedenza i due si erano stretti la mano dal 2013, durante i funerali di Nelson Mandela in Sudafrica, mentre avevano parlato, sempre al telefono, a dicembre, prima che venisse avviato il processo per ristabilire le relazioni tra Usa e Cuba.
Il presidente statunitense ha incontrato anche alcuni dissidenti cubani nel corso di un forum con rappresentanti della società civile. “Mentre gli Stati Uniti cominciano un nuovo capitolo nelle relazioni con Cuba – ha affermato a proposito – speriamo che ciò creerà un clima che possa migliorare le vite dei cubani, non perché viene imposto da noi, gli Stati Uniti, ma attraverso il talento e l’ingegno e le aspirazioni, e le conversazioni tra i cubani di tutte le estrazioni, in modo tale che possano decidere quale sia la strada migliore per la loro prosperità”.
Anche papa Francesco ha lanciato un appello al vertice dei politici americani riuniti a Panama. Clicca qui per leggere ciò che il pontefice ha detto