Come ha dimostrato il lancio della settimana scorsa, i missili balistici della Corea del Nord ora possono raggiungere gli Alleati”. Lo ha detto Jens Stoltenberg, spiegando come la situazione nello Stato eremita sia stato uno degli argomenti trattati alla cena dei ministri degli Affari esteri della Nato di ieri sera. “Dobbiamo continuare a mostrare solidarietà verso i nostri partner nella regione, Giappone e Corea del Sud – ha spiegato Stoltenberg – e fare una risoluta pressione” su Pyongyang. “Dobbiamo anche continuare a fare una deterrenza forte, per la salvaguardia di tutti i nostri alleati”.
Maxi esercitazione
Gli Stati Uniti hanno, intanto, schierato un bombardiere supersonico B-1B durante la maxi esercitazione congiunta con Seul in corso sulla penisola coreana. Si tratta, commentano i media internazionali, di un chiaro avvertimento alla Corea del Nord dopo il lancio – la settimana scorsa – del suo missile balistico intercontinentale più potente di sempre. Il superbombardiere, normalmente basato a Guam, ha simulato raid su un campo militare vicino alla costa orientale della Corea del Sud. Alla maxi esercitazione, che durerà cinque giorni, partecipano oltre 200 aerei, inclusi 6 caccia F-22 e 18 caccia “invisibili” F-35 americani.
Sprint diplomatico
Per provare a sbloccare l'impasse dimplomatico a Pyongyang è arrivato il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari politici, Jeffrey Feltman. Il diplomatico incontrerà il ministro degli Esteri della Nord Corea e altri funzionari del Nord per discutere su interessi e preoccupazioni reciproche. Incontrerà anche il team dell'Onu nel Paese e membri del corpo diplomatico. Non è in programma per ora un incontro con il giovane leader Kim Jong Un. Durante la visita nella regione si recherà anche in Cina. Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, invece, si recherà in Giappone il 13 e 14 dicembre, dove incontrerà il premier Shinzo Abe. E secondo il portavoce del Palazzo di Vetro “non ci sono dubbi che discuterà con lui il dossier nordcoreano“.