“E’ molto probabile che Cina e Russia leggano le mie email”. E’ la pesante accusa che il segretario di Stato degli Usa, John Kerry, ha fatto ai due Paesi, in un’intervista alla Cbs. “Sappiamo che hanno attaccato diversi interessi americani negli ultimi giorni – ha aggiunto – per questo faccio attenzione a quello che scrivo”. Un’accusa, quella lanciata da Kerry, che potrebbe essere quanto mai reale. Infatti secondo un recente documento, che doveva essere top secret, della National Agency Security (Nsa) – l’agenzia al centro dello scandalo “datagate” – le mail dei più importanti funzionari degli Stati Uniti sarebbero al centro del mirino dei pirati informatici della Cina.
L’attacco hacker cinese, conosciuto a Washington come “Legion Amethyst”, è stato individuato per la prima volta nel 2010 ed è durato fino al 2014, ma secondo alcune fonti sarebbe ancora attivo. La violazione delle mail degli alti funzionari Usa, impegnati soprattutto nel campo di sicurezza nazionale e scambi commerciali, coinciderebbe nell’arco temporale in cui Hillary Clinton era segretario di Stato ed utilizzava per le sue comunicazioni un server privato, invece di usare quello riservato alle autorità, previsto dal protocollo e fornito di sistemi di protezione più efficace rispetto agli altri.
Lo spionaggio online “è un tema che è stato sollevato in modo molto forte nel nostro dialogo con la controparte cinese e a settembre ne parleranno il presidente Obama e il presidente Xi, quando si incontreranno”, ha concluso Kerry.