Notte di sangue in un bar di Acapulco, città e il porto principale dello Stato di Guerrero, in Messico. Uomini armati hanno ucciso cinque persone e ferito altre sei nel corso di una sparatoria nei pressi del Mr. Bar, un locale che si trova sull'ampio viale costiero della città dalla parte opposta rispetto alla zona degli hotel. Le vittime sarebbero tutte persone del luogo. Un sospetto è stato arrestato e alcuni testimoni sono ascoltati dalle autorità per ricostruire la dinamica dell'accaduto. Quella di ieri sera è solo l'ultima di una serie di violenti incidenti accaduti nella città sulla costa del Pacifico. Acapulco in questo periodo è piena di vacanzieri estivi, e nei giorni scorsi le autorità hanno lanciato un'operazione di sicurezza proprio in vista della stagione turistica.
Violenza in aumento
I primi mesi del 2019 sono stati i più violenti di sempre e l’attività delle bande criminali e dei cartelli dei narcotrafficanti è sempre più fuori controllo in gran parte dei 32 Stati che formano il Messico. In particolare, i dati del primo trimestre, diffusi dal Segretariato esecutivo del Sistema nazionale di pubblica sicurezza, riportano ben 8.493 omicidi da gennaio a giugo 2019 con un aumento del 9,6% rispetto allo stesso periodo del 2018. “Dal 2007 dal 2007, l’anno in cui è iniziata la ‘guerra’ ai gruppi armati del presidente Felipe Calderón – ha spiegato sul Sir Fernando Ríos, segretario esecutivo della Rete nazionale degli organismi civili per i diritti umani “Todos los derechos para todos y todas” (Rete Tdt) – gli omicidi e gli episodi di violenza sono costantemente aumentati. Certo, il primo trimestre del 2019 è il più sanguinoso dal 1994. La pressione dei cartelli del crimine organizzato è sempre più forte”. Nel 2016 sempre nello Stato di Guerrero la polizia messicana aveva scoperto una serie di fosse comuni contenenti 32 corpi e 9 teste di “desaparecidos”.