Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha aperto con cautela ad una possibile riforma costituzionale chiesta dai partiti dell’opposizione nel Giorno della Costituzione adottata 38 anni fa durante la transizione fra dittatura franchista e democrazia. Il premier di Madrid si è detto disposto ad esaminare le proposte di riforma ma ha avvertito che “dobbiamo essere prudenti”. Il risultato del referendum in Italia incita ulteriormente alla prudenza in Spagna rilevano diversi analisti.
“La riforma potrà andare in porto solo se le principali forze politiche sono in grado di raggiungere un certo grado di consenso proprio quello che è mancato in Italia” avverte in un editoriale El Pais. Fra i punti che dovrebbero essere rivisti nella costituzione del 1978 figurano l’assetto territoriale e la ‘questione catalana‘, le norme di successione al trono (che per ora favoriscono gli eredi maschi), la riforma del senato e la legge elettorale.
Le cerimonie per la festa della costituzione sono state boicottate a Madrid dai leader di Podemos e dei partiti nazionalisti e indipendentisti baschi e catalani. Oltre 350 comuni catalani sono rimasti aperti nonostante la giornata di festa nazionale in un gesto di sfida verso una costituzione che secondo gli indipendentisti vieta la celebrazione di un referendum sulla autodeterminazione della Catalogna.