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SPAGNA AL VOTO OGGI PER LA SECONDA VOLTA IN 6 MESI

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Mentre l’Europa si interroga sul proprio futuro alla luce del Brexit, la Spagna torna al voto per la seconda volta in sei mesi, dopo che i partiti non sono riusciti a mettersi d’accordo su un governo di coalizione. Oltre 36,5 milioni di elettori sono chiamati alle urne oggi per le Politiche.  Si vota fino alle 20:00 (le 21:00 alle Canarie). Si tratta di un voto più incerto e complicato che mai, non si sa fino a che punto condizionato dal terremoto Brexit, con un nuovo forte rischio di ingovernabilità. Il partito post-indignado di Pablo Iglesias questa volta punta alla guida del governo di Madrid. Ora alleato ai comunisti di Izquierda Unida, non ha smesso di crescere nei sondaggi. Potrebbe arrivare secondo con il 25% circa e fra 80 e 90 deputati, su 350, dietro al Pp di Mariano Rajoy, dato al 28-30% con 115-125 seggi, ma, salvo sorprese, davanti al Psoe di Pedro Sanchez, che potrebbe fermarsi sul 21% e sugli 80-85 deputati. Ciudadanos di Albert Rivera sarebbe, secondo gli ultimi sondaggi, attorno al 15% con 38-40 seggi. Iglesias punta a diventare il premier di un governo di sinistra con i socialisti, in alternativa alla Gran Coalicion che vorrebbe Rajoy, se ci saranno i numeri.

Gli ultimi sondaggi davano il Pp del premier uscente Mariano Rajoy in testa nelle intenzioni di voto con il 28-30% davanti a Podemos, sul 24-25%, Psoe, sul 21-22, e Ciudadanos, 14-15%. Sembra escluso che un partito possa ottenere la maggioranza assoluta dei 350 seggi del Congresso dei deputati, e appare incerto che anche in questo parlamento emergano maggioranze di coalizione chiare. Rajoy propone una Gran Coalicion con socialisti e Ciudadanos mentre Pablo Iglesias, leader di Podemos, punta a formare un governo di sinistra con il Psoe di Pedro Sanchez. Il partito post-indignado spera anche di centrare uno storico ‘sorpasso’ dei socialisti, diventando il primo partito della sinistra spagnola.

 

Fabrizio Gentile: