Si è svolta ieri in South Carolina una manifestazione per protestare contro la decisione di rimuovere la bandiera confederata. Alcune dozzine di appartenenti al Ku Klux Klan – l’organizzazione razzista statunitense – dell’organizzazione si sono uniti ad un gruppo di appartenenti al National Socialist Movement (Movimento Nazional-Socialista, un gruppo neonazista attivo nel sud degli Usa). La proposta di vietare l’uso della bandiera era stata avanzata dopo che un suprematista bianco, Dylann Roof, aveva ucciso 9 persone riunite in preghiera in una chiesa afroamericana di Charleston.
Ma durante l’evento, uno dei manifestanti si è sentito male. In suo aiuto è accorso un poliziotto di colore che lo ha aiutato a raggiungere una zona d’ombra. La scena è stata immortalata dal fotografo Rob Godfrey e l’istantanea è diventata immediatamente virale sui social. Nonostante le urla, le svastiche e i cori razzisti contro gli afroamericani, il poliziotto di colore, con il suo semplice gesto, ha evidenziato come quella manifestazione fosse priva di buonsenso.
L’uomo che è stato colpito da un malore è un anziano con indosso una maglietta nera con stampata la bandiera confederata. L’agente non si è curato né del colore della pelle dell’uomo, né delle sue idee, e lo ha trattato proprio come avrebbe fatto con qualsiasi altro cittadino. Lo ha portato in una zona ombreggiata, al riparo dal sole cocente, lo ha fatto bere. Il suo gesto è immediatamente diventato un simbolo alla lotta contro al razzismo.