Nuova strage in Somalia. Questa, però, a causarla non sono stati i terroristi di Al Shebaab, legati ad Al Qaedam, bensì i raid condotti dall’Unione Africana proprio contro il gruppo jihadista. Almeno 6 civili, tra cui 4 bambini e la loro madre, sono stati uccisi in un bombardamento della missione Amisom contro un presunto obiettivo dei miliziani.
L’attacco è stato portato a segno a Janale un villaggio a circa 90 km da Mogadiscio. Secondo quanto riferito da un comandante delle truppe Ua, dietro condizione di anonimato, nel corso del raid è stato “sfortunatamente” centrata anche una casa. L’Ua ha aperto un’inchiesta. La missione Amisom è presente in Somalia – dal 1991, anno della caduta del regime di Siad Barre, il modello dello Stato fallito per eccellenza – dal 2007 su mandato Onu. Nell’ultimo mese gli Shebaab hanno lanciato diversi attacchi contro i baschi verdi in Somalia dove hanno ucciso un centinaio di soldati di Kenia, Burundi, Uganda e Etiopia.
La missione dell’Unione africana in Somalia è stata autorizzata il 19 gennaio 2007 per assicurare la sicurezza e la pace dopo la guerra in Somalia in atto dal 2006. E’ stata approvata dalle Nazioni Unite il 20 febbraio 2007 per assicurare la protezione dei membri del congresso per la riconciliazione nazionale somalo e la messa in sicurezza delle infrastrutture chiave.