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Skripal intossicato da gas nervino

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Sarebbe effettivamente stato un tentativo di omicidio quello che ha visto conivolto Sergei Skripal, ex agente del Kgb ricoverato due giorni fa dopo essersi sentito male in un centro commerciale di Salisbury, in Inghilterra. Nelle ultime ore, un'indiscrezione filtrata dal “Guardian”, il quale ha citato fonti di Scotland Yard, ha parlato di un attacco deliberato messo in atto con un agente nervino. Nelle ore successive, il capo dell'Antiterrorismo britannico, Mark Rowley, ha confermato la notizia sia del tentato assassinio che della sostanza usata in conferenza stampa, precisando però che non avrebbe fornito ulteriori dettagli sull'agente chimico impiegato contro Skripal e sua figlia Yulia, rimasta come lui intossicata. Anche altre persone, intervenute per soccorrere i due, erano state ricoverate per sopraggiunta intossicazione: in particolare, un poliziotto (fra i primi ad arrivare sul posto) avrebbe riportato gravi conseguenze dall'entrata in contatto con la sostanza tossica e sarebbe tuttora ricoverato. Dimesse, invece, altre due persone.

Popolazione al sicuro

L'episodio che ha coinvolto l'ex spia, residente in Gran Bretagna dal 2010, è avvenuto in uno store di Salisbury dove lui e sua figlia hanno avvertito i primi sintomi e perso conoscenza. L'ipotesi del gas nervino, come anticipato dal quotidiano britannico, aveva trovato sostentamento dalle prove mediche e chimiche svolte. Non è chiaro, però, quali siano state le sostanze impiegate (Sarin e VX le più probabili) né come i due vi siano entrati in contatto. Le autorità londinesi, nel frattempo, hanno rassicurato la popolazione con Amber Rudd, segretaria del Ministero dell'Interno, la quale ha sottolineato che il Comitato d'emergenza antiterrorismo ha “la capacità, i mezzi e la conoscenza per tenere la popolazione londinese completamente al sicuro”.

Johnson: “Se Mosca c'entra reagiremo”

Certamente la conferma di un tentativo di omicidio ai danni di Skripal apre un nuovo caso legato all'Intelligence russa in terra britannica, riportando alla mente dell'opinione pubblica quanto accade nel 2006 a Aleksandr Litvinenko, anch'egli ex spia del Kgb e morto dopo giorni di sofferenza, in seguito alla contaminazione subita per aver bevuto un té avvelenato con del polonio. Nelle scorse ore, da Mosca hanno fatto sapere di non essere a conoscenza dei motivi che possano aver spinto l'ignoto mandante a tentare di avvelenare Skipral, offrendo la piena disponibilità a cooperare con il governo britannico. Il segretario degli Affari esteri Boris Johnson, però, ha precisato che “il governo britannico considera prematuro fare congetture sull'inquietante incidente” ma “se i sospetti di una responsabilità di Stato della Russia saranno confermati, Londra reagirà in modo appropriato e solido”. In ballo, a seconda dell'evolversi della vicenda, addirittura la partecipazione della nazionale inglese ai Mondiali di calcio che si disputeranno in Russia fra 3 mesi e mezzo: “Sarebbe difficile – ha concluso Johnson – procedere normalmente con la partecipazione dell'Inghilterra se emergessero nuovi comportamenti ritenuti ostili da parte di Mosca e in particolare prove di un coinvolgimento dello Stato russo nel presunto avvelenamento”.

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