Sono almeno 16 le persone uccise, tra cui 13 bambini, nel raid aereo condotti dall’aviazione siriana sulla provincia meridionale di Daraa. La notizia è stata diffusa dall’Osservatorio siriano per i diritti umani spiegando che i bombardamenti hanno colpito un centro per lo studio del Corano nella città di Ghariyah.
Gli attivisti hanno quindi accusato il regime siriano di aver compiuto un “massacro”, precisando di aspettarsi un aumento delle vittime in quanto molti sono i feriti che versano in gravi condizioni dopo l’attacco. Si calcola che dall’inizio del conflitto siriano sono quasi 230 mila le persone uccise, tra queste oltre 11.500 sono bambini.
Intanto nella vicina regione di Damasco altre 33 hanno trovato la morte in un bombardamento governativo sulla cittadina di Duma, roccaforte dei ribelli. A riferirlo è la televisione panaraba Al Jazeera, sottolineando che i lealisti hanno utilizzato le cosiddette “bombe elefante”, un nuovo tipo di ordigni artigianali capaci di amplificare l’effetto dell’esplosivo ma senza garantire precisione.