Proteste di Damasco per l’uccisione di “numerosi soldati” filo governativi nel corso del raid condotto dalla coalizione anti-Isis a guida americana vicino al valico frontaliero di Tanf, fra Siria e Giordania. Area nella quale gli Usa e le milizie ribelli loro alleate stanno cercando di stabilire una zona d’influenza.Ā La televisione siriana non ha precisato il numero dei morti e dei feriti. Da parte sua, l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), su posizioni anti-governative, ha affermato che gli uccisi sono stati 8, tutti appartenenti a milizie alleate del regime e “in maggior parte non siriani“. Secondo la stessa fonte, ĆØ stato bombardato un convoglio che trasportava forze governative e milizie loro alleate e almeno quattro veicoli sono stati distrutti.
Proteste anche da Mosca, con il vice ministro degli Esteri,Ā Gennady Gatilov, che ha parlato di un raid “assolutamente inaccettabile” e che “viola la sovranitĆ del Paese“.Ā Il diplomatico ha sottolineatoĀ che l’attacco aereo della coalizione guidata dagli Stati Uniti sulle forze pro-governative in Siria del 18 maggio non ha nulla a che vedere con la guerra al terrore. “Ogni azione militare che porta al deterioramento della situazione in Siria ha un impatto sul processo politico”, ha spiegatoĀ Gatilov.
L’operazione ĆØĀ stata comunicata con una nota diffusa dalla coalizione anti-Isis. L’obiettivo era quello di scoraggiare l’avanzata delle forze filo-Assad all’interno di un’area di de-escalation, individuata nell’accordo di Astana fra Russia, Turchia e Iran.
L’attacco aereo ĆØ stato compiuto nel giorno in cui il Califfato ha compiuto l’ennesima strage di civili. Nella regione di Hama, stando ai media governativi, iĀ jiahdisti avrebbero massacrato 52 persone inermi, tra cui donne e almeno 15 bambini, di etĆ compresa fra i 3 e i 13 anni.
Alla luce di quanto avvenuto nel sud-est della Siria, sembra comunque evidente che il braccio di ferro regionale e internazionale per la spartizione della Siria in aree di influenza si stia spostando verso la zona sud-orientale, nella regione di Tanf al confine tra Iraq e Giordania, dove da mesi si concentrano milizie siriane sostenute e addestrate da militari americani, britannici e giordani.