Da ieri sera l’antico sito archeologico di Parlmira è nella mani dei jihadisti dello Stato Ilsamico. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani secondo i quali decine di militari governativi sono stati uccisi mentre fuggivano dalla città. Il Califfato intanto celebra la nuova conquista pubblicando su internet le immagini e i video della decapitazione dei soldati siriani, filmati che grazie alla loro rapida diffusione sulla rete rafforzano la propaganda del terrorismo.
Gli uomini di al Baghdadi hanno ormai preso il controllo dell’intera città, alcuni testimoni hanno sottolineato che “le forze filogovernative si sono ritirate” segnando così la sconfitta del Paese di fronte l’avanzata dello Stato Islamico. Gli abitanti del luogo hanno abbandonato le loro case e i jihadisti hanno evacuato l’ospedale della zona per prenderne possesso insieme alla prigione e alla maggior parte dei quartieri periferici del centro moderno.
L’area archeologica è quindi a rischio in quanto l’interpretazione estremista del Corano non ammette la presenza di edifici risalenti all’epoca pre-islamica o appartenenti ad altre fedi. Al momento però, sebbene il pericolo per le mura antica sia evidente, non sono stati segnalati ancora danneggiamenti ai gioielli di Palmira. In questo modo lo Stato Islamico ha registrato un importante vittoria che gli permette oggi di dominare su ben 95 mila chilometri quadrati e ben 9 province del Paese.