Sarebbe di oltre 200 civili uccisi, di cui più di 50 bambini e 20 donne, in una settimana di bombardamenti aerei e di artiglieria il bilancio dell’inasprimento della violenza ad Aleppo, nel nord della Siria. Secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), sono 202 i civili morti dal 22 al 28 aprile ad Aleppo e dintorni.
Ieri l’aviazione del regime aveva colpito e distrutto un ospedale nella zona orientale della città fuori dal controllo governativo, uccidendo circa 30 persone. Gli insorti avevano risposto sparando colpi di artiglieria rudimentali contro zone controllate dal governo e uccidendo, secondo l’agenzia ufficiale Sana, 33 persone.
L’Ondus ha precisato che 123 civili, di cui 18 bambini e 10 donne, sono morti nelle aree fuori dal controllo governativo nei raid aerei del regime nei quartieri est e sud della città. Altri 71 civili, di cui 13 bambini e 10 donne, sono invece morti nei quartieri centrali e ovest di Aleppo colpiti da mortai e razzi sparati da forze anti-regime.
Intanto un altro ospedale è stato colpito nei bombardamenti dell’aviazione siriana nella città e sette persone, tra cui un infermiere, sono rimaste ferite.