Dopo un mese di trattative arriva l’autorizzazione di Obama a compiere raid aerei in difesa dei gruppi di ribelli siriani addestrati dal Pentagono nell’ambito della strategia anti-Isis. La notizia, diffusa da alcuni media americani, ha creato già alcune perplessità. La decisione di Obama rischia infatti di creare un’ulteriore spaccatura con la Russia, alleata del presidente siriano, Bashar al-Assad. Dando supporto ai gruppi che combattono il governo di Damasco, il pericolo è che gli aerei Usa combattano con le forze del regime. “Mosca – dichiara il portavoce del Cremlino , Dmitry Peskov – ha sottolineato diverse volte che aiutare l’opposizione siriana significherebbe causare un’ulteriore destabilizzazione del Paese”.
Non è la prima volta però che gli Usa forniscono un aiuto aereo ai ribelli. Un caso simile è avvenuto la scorsa settimana, quando un compound dove si trovavano i componenti della Forza Nuova Siria è stato colpito, probabilmente dal Fronte al Nusra. In quel caso, secondo quanto riferito dalla Cnn, un aereo statunitense è arrivato, ha fornito e “con successo ha respinto l’attacco”. “Per noi – ha spiegato il portavoce del Consiglio Nazionale di Sicurezza, Alistair Baskey – le forze siriane addestrate ed equipaggiate dal Dipartimento della Difesa sono dei partner negli sforzi contro l’Isis. Forniremo tutto l’aiuto necessario per proteggerli”.