Nuova tragedia a Idlib, città siriana al confine con la Turchia martoriata da continui bombardamenti sulla popolazione civile. Una bimba di 5 anni è morta schiacciata dalle macerie dopo aver salvato la vita alla sorellina di sette mesi. L'ultimo atto di amore e coraggio di Riham è stato immortalato in uno scatto dal fotografo Bashar el-Sheikh, dell’emittente locale SY24, e sta facendo il giro del mondo. Nella foto si vedono le due bambine tra le macerie di un edificio colpito da un raid aereo, con la più grande, Riham appunto, schiacciata da un blocco di cemento che tiene per la maglia la più piccola, Touka, sette mesi, sospesa a diversi metri dal suolo. Più in alto, un uomo disperato che cerca di raggiungerle portandosi le mani sulla testa. Le due sorelle sono cadute dall’edificio poco dopo la scatto: portate in ospedale, Riham è morta poco dopo, mentre Touka è “in terapia intensiva per trauma cranico”, ma “le sue condizioni sono stabili”, avrebbe detto alla France presse il medico Ismail.
Crimini di guerra
Nel crollo della loro casa sono rimaste uccise anche la mamma e una sorella delle due bimbe, Rowane, 3 anni, mentre altre due sorelle sono rimaste ferite. Salvo il padre che nel momento che la bomba ha centrato la loro abitazione non era dentro casa. Il bombardamento e l'uccisione di civili sta andando avanti da mesi nella zona nord-ovest della Siria. La situazione è diventata talmente critica che ieri il Commissario Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet ha denunciato “l’indifferenza” della comunità internazionale di fronte al crescente numero di vittime civili dei continui raid aerei – oltre 100 morti, tra cui almeno 26 bambini, in raid aerei messi a segno negli ultimi 10 giorni – evidenziando come “Gli attacchi intenzionali contro i civili sono crimini di guerra e coloro che li hanno ordinati o portati a termine sono criminalmente responsabili delle loro azioni”