“Non ci devono essere dubbi nella comunità internazionale che la Siria abbia conservato armi chimiche in violazione dei suoi accordi e delle sue dichiarazioni sul fatto di averle rimosse – ha spiegato ai giornalisti -. Non ci può più essere alcun dubbio”. Lo ha detto il segretario alla Difesa Usa, James Mattis, in una conferenza stampa congiunta a Tel Aviv con il suo omologo Avigdror Lieberman.
Rispondendo ad una domanda dei giornalisti se l’esercito siriano abbia spostato i suoi aerei da combattimento dopo il recente raid Usa, Mattis ha confermato: “Non c’è dubbio che l’abbiano fatto. E lo hanno fatto in giorni recenti“. Il segretario americano ha poi sottolineato che “l’Iran continua a minacciare Israele e i suoi vicini con missili balistici… attraverso vicini e surrogati, inclusi gli Hezbollah libanesi organizzazione terroristica che sta aiutando Assad a mantenere il potere in Siria”. Lieberman nella conferenza stampa, dopo aver accusato Teheran per le sue minacce, ha osservato che “l’asse del male tra la Corea del Nord, Teheran, Damasco e Beirut è il problema principale. Non solo per Israele ma per il mondo intero“.
La Russia, da parte sua, continua a difendere il regime di Damasco e accusa l’occidente di aver bloccato una proposta congiunta di Mosca e Teheran riguardante proprio la strage di Khan-Shaykhun allo scopo di abbattere il governo siriano di Assad. E’ ormai ovvio – ha detto il ministro russo degli Esteri, Serghiei Lavrov – che le false informazioni secondo cui sono state usate armi chimiche dal governo siriano vengono usate per allontanarsi dalla messa in atto della Risoluzione 2254, che prevede una soluzione politica che coinvolga tutte le parti siriane, e passare alla vecchia idea del cambiamento di regime”. Secondo Lavrov, bocciando la proposta russo-iraniana all’Opac, “i colleghi occidentali stanno di fatto impedendo all’Opac di inviare i suoi ispettori nel luogo dell’incidente e nell’aerodromo da cui sarebbero decollati i jet carichi delle sostanze chimiche“.