Al Nusra, ala siriana di al Qaeda, si separa consensualmente dalla casa madre per evitare di subire i bombardamenti russi e americani nel Nord della Siria. Nella sua prima apparizione mediatica, Abu Muhammad al Golani, leader del fronte Al Nusra, ha annunciato la scissione del gruppo dall’organizzazione fondata da Osama bin Laden.
Sui siti qaedisti era apparso poco prima un messaggio attribuito al numero due di al Qaida, Ahmad Hasan Abu al Khayr, in cui affermava di essere d’accordo con la decisione della Nusra “per proteggere gli interessi del Jihad in Siria”. La stessa espressione è stata usata da Golani, che ha annunciato la nascita del “Fronte per la conquista del Levante”. Sul terreno non cambia nulla, ma non essendo più etichettati come “terroristi” dagli Stati Uniti, gli uomini di Golani potrebbero rientrare nella tregua prevista dall’accordo russo-americano in corso di definizione a Ginevra.
Nella capitale svizzera delegati russi e americani sono infatti in procinto di definire un accordo per “stabilizzare” Aleppo, città divisa in due, con la parte est in mano agli insorti anti-regime e oggetto nelle ultime ore di iniziative “umanitarie” russe, quale la creazione di corridoi umanitari per civili e per miliziani decisi a deporre le armi. Nonostante la scissione, la Casa Bianca non ha cambiato il suo giudizio su Al Nusra. “Continua ad essere di crescente preoccupazione la progressiva capacità di Al Nusra per operazioni all’estero che potrebbero minacciare sia gli Usa che l’Europa”, ha detto il portavoce della Casa Bianca, John Earnest.