“Martedì ascolterò il punto di vista del Consiglio di Sicurezza e mercoledì incontrerò il Segretario Generale. Sulla base di queste indicazioni, ma anche sulla base delle mie considerazioni personali, annuncerò la data per la ripresa del negoziato a Ginevra”. Lo ha detto l’inviato Onu per la Siria, Staffan de Mistura, a Voci del Mattino di Radio1 Rai.
De Mistura ha espresso anche una valutazione sostanzialmente positiva dei colloqui che si sono svolti recentemente ad Astana e ha affermato per il futuro della Siria c’è bisogno di una nuova Costituzione che prenda in considerazione la questione del “power sharing“, cioè della compartecipazione al potere di chi si è sentito escluso e ha dato vita al conflitto. “La prossima settimana – ha quindi detto de Mistura – sarò nuovamente a Washington per avere un’idea migliore di quale sia la posizione della nuova amministrazione Usa sulla crisi siriana. Se Trump confermerà come priorità quella di combattere Daesh e, per farlo, di accordarsi con chi vuole fare la stessa cosa, come il presidente russo Putin, credo che non ci sia nulla da eccepire”.
Intanto la Russia ha aperto alla proposta della Casa Bianca di creare delle “zone di sicurezza in Siria” per coloro che fuggono dalle violenze della guerra. Il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, ha dichiarato che “se” gli Stati Uniti “stanno proponendo che le persone che hanno abbandonato le loro case a causa del conflitto armato in Siria possano sentirsi al sicuro, ricevere i servizi di base e i loro figli possano avere almeno un parziale accesso all’istruzione mentre le loro case vengono ricostruite e la pace viene riportata nelle loro città”, allora è “possibile pensare di fornire luoghi di residenza per i profughi interni in Siria assieme all’ufficio dell‘Alto Commissariato Onu per i rifugiati, ad altre agenzie, e all’Organizzazione internazionale per le Migrazioni”.