Un altro attentato kamikaze si è verificato oggi in una baesea aerea a Dayr az-Zor, nell’omonima provincia nordorientale della Siria. Il bilancio è di 19 morti, tutti soldati delle forze armate siriane appartenenti all’esercito del presidente Bashar al-Assad. Il terrorista suicida dello Stato Islamico ha piazzato un’autobomba nei pressi della base aerea e l’ha fatta esplodere nei pressi dell’edificio al-Masemekeh. Lo ha comunicato la Ong Human Rights Watch in un suo rapporto, specificando che dopo l’esplosione ci sono stati degli scontri a fuoco in cui sono stati uccisi sette militanti dell’autoproclamato Califfato.
In questi ultimi mesi sia l’Is che il fronte al-Nusra – un’organizzazione terroristica siriana – si sono impossessate di diverse zone della provincia Dayr az-Zor, situate al confine con l’Iraq perché ricche di giacimenti petrolifere. L’aeroporto è una delle ultime zone che ancora sono in mano al regime del presidente Bashar al-Assad, ma i miliziani dell’Isis nelle ultime 24 ore hanno conquistato molte delle zone limitrofe. Quello che si teme di più è che se lo scalo aereo dovesse cadere nelle mani dell’Isis, molti soldati e sottufficiali del regime rischierebbero di essere uccisi dai miliziani jihadisti.