Tragedia a Damosco, dove un triplice attentato rivendicato dall’Isis ha causato almeno 60 morti e i media parlano di almeno 100 feriti. Due kamikaze e un’autobomba sono esplosi in rapida successione nei pressi del santuario sciita di Sayeda Zeinab, a sud della capitale. Il santuario attaccato oggi era già stato preso di mira nel 2015, quando 4 persone morirono in due attacchi suidi e altre 13 rimasero ferite vicino ad un checkpoint nello stesso quartiere. Nello stesso mese, un’esplosione su un bus sul quale viaggiavano pellegrini sciiti diretti al mausoleo provocò 9 morti, In quell’occasione l’attentato fu poi rivendicato dal grupp armato di al-Nusra. Il mausoleo-moschea è il luogo di sepoltura della nipote del profeta Maometto e è meta di pellegrinaggio per gli sciiti, non solo siriani.
L’attentatoo si è verificato vicino al Sayydah Zainab Shrine, a sude della capitale. In base a quanto riferito dall’agenzia di stato Sana, i terroristi hanno prima fatto esplodere un’autobomba vicino ad una stazione di autobus. quando le persone si sono avvicinate per prestare soccorso ai feriti, due kamikaze si sono fatti saltare in aria, facendo aumentare considerevolemente il numero delle vittime e dei feriti.