Il governo siriano ha respinto le accuse dell’Onu di aver usato armi chimiche in attacchi aerei contro i ribelli governativi. “Non abbiamo mai usato gas velenosi e non li useremo mai, semplicemente perché non li possediamo, e condanniamo il loro uso in ogni circostanza”, ha affermato il ministero degli Esteri di Damasco in un comunicato diffuso dall’agenzia Sana e ripreso da Ansa.
Il rapporto Onu
Nel rapporto delle Nazioni Unite stilato da una specifica commissione di inchiesta sui crimini di guerra in Siria, si accusa Damasco di aver usato armi chimiche in oltre 20 attacchi, tra i quali anche quello a Khan Sheikhun, nel nord-ovest del Paese, nell’aprile scorso.
Khan Sheikhun
In quell’occasione, un raid aereo con ‘gas tossici’ era stato lanciato contro la città nella provincia nord-occidentale di Idlib, sotto il controllo dei ribelli. Erano stati presi di mira anche gli ospedali e l’attacco aveva fatto almeno 72 morti, tra i quali – secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani – almeno venti bambini e diciassette donne.
Il sito di notizie vicino all’opposizione ‘Shaam’ aveva parlato di bombe al cloro, ma per la Direzione della sanità si era trattato – visti i sintomi dei sopravvissuti – di gas sarin, un gas nervino altamente mortale; entrambi i gas sono vietati a livello internazionale. In seguito a quell’attacco, gli Usa di Trump avevano bombardato con missili una base aerea siriana.