Proseguono in Siria i bombardamenti dell’aviazione turca nelle zone controllate dalle forze curde dislocate nel nord della provincia di Aleppo. “La Turchia bombarda zone curde a Nord di Aleppo, nel più forte attacco contro queste aree da quando ha cominciato a colpire le loro postazioni negli ultimi giorni”, ha detto l’Osservatorio siriano per i diritti umani.
I raid sono andati avanti per oltre cinque ore e sono ancora in corso, secondo l’ong, il cui direttore Rami Abdel Rahman, ha precisato alla France presse che l’aviazione turca ha preso di mira la roccaforte curda di Afrin e non più solo le zone controllate dalle Forze democratiche siriane (Fds), la coalizione arabo-curda in gran parte dominata dalle Unità di protezione del popolo (Ypg).
Appoggiate dai raid aerei russi, le Forze democratiche siriane hanno strappato ai ribelli il controllo di diverse località nel Nord di Aleppo, non lontano dalla frontiera turca. La loro avanzata ha allarmato Ankara che sabato scorso ha iniziato a bombardare. La Turchia ha colpito ieri per la prima volta la città di Afrin, dove due civili sono rimasti uccisi e altri 28 feriti, secondo Abdel Rahman.
La provincia di Aleppo è ora divisa in diverse zone a partire dal confine turco: i ribelli sono nel Nord, tallonati dai curdi più a Sud, quindi ci sono le forze filogovernative che controllano la maggior parte della zona meridionale, mentre i jihadisti dello Stato islamico (Isis) controllano le zone a Est.