In Siria si contano 4500 vittime solo nel mese di dicembre, è il tragico bilancio reso noto oggi dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). A perdere la vita mille sono civili di cui 156 non avevano ancora compiuto i 18 anni.
I numeri salgono vertiginosamente se si considerano le persone che sono morte dall’inizio del conflitto nel 2011: circa 200 mila. Tra le vittime dell’ultimo mese del 2014 si contano almeno 1300 combattenti dal Fronte al-Nusra, branca siriana di Al Qaida, e di altri gruppi fondamentalisti islamici.
Gli uccisi tra i ribelli e le forze curde dell’Ypg sono almeno 636. I soldati del regime morti sono stati 682, mentre i membri di milizie filo-governative uccisi sono stati 552. I membri di milizie filo-governative uccisi sono stati 552, i soldati del regime morti sono stati 682. Tra i miliziani sciiti libanesi di Hezbollah caduti combattendo al fianco delle truppe lealiste cinque vittime insieme ad altri 65 non siriani arruolati nelle formazioni filo-regime.