Come Jan Palach. Un uomo ha tentato di uccidersi in piazza San Venceslao, a Praga, dandosi fuoco come fece lo studente il 16 gennaio del 1969 per protestare contro l'invasione sovietica dell'allora Cecoslovacchia.
La dinamica
L'uomo, di cui non sono state rivelate né l'identità né le motivazioni, ha riportato gravi ustioni alla testa e alle mani e attualmente è sotto coma artificiale. Come ha precisato la polizia di Praga sul suo account Twitter, “secondo le prime informazioni, l'uomo, nato nel 1964, verso le 15 si ècosparso con un materiale infiammabile e si è dato fuoco”. Le fiamme sono state spente da alcuni passanti. Le ustioni interessano, sempre secondo le forze dell'ordine, il 30% del corpo, e il suo trasporto in ospedale è stato effettuato dopo che i primi soccorsi hanno accertato il funzionamento delle vie respiratorie.
Palach
Cinquant'anni fa lo studente di filosofia Jan Palach si recà in piazza San Venceslao, al centro di Praga, dove, ai piedi della scalinata del Museo Nazionale, si cosparse il corpo di benzina appiccandosi il fuoco con un accendino. Rimase lucido durante i tre giorni di agonia. Ai medici disse d'aver preso a modello i monaci buddhisti del Vietnam. Al suo funerale, tenutosi il 25 gennaio, parteciparono 600mila persone, provenienti da tutto il Paese.